venerdì 27 gennaio 2012

Violenza

Oggi è un giorno particolare.
E' quel giorno in cui, puntualmente, ogni anno, ricordiamo una strage compiuta non troppi anni fa.
Una strage che definire umana è un eufemismo.
Erano esseri umani quelli ?
Quale essere umano rinchiuderebbe per anni un suo simile in un campo di concentramento ?
Per non parlare delle condizioni in cui le vittime vivevano.
Una strage, ecco cosa fu.

Tuttavia, dopo quasi settant'anni, viviamo in un mondo in cui ideologie come quelle
che causarono la suddetta strage esistono ancora ; un mondo in cui proprio queste ideologie, spesso, riescono a fuoriuscire dalla fogna nella quale vengono concepite.
Ancora, dunque, un'altra strage.
Una strage culturale, una strage sociale.
Una strage che colpisce tutti noi, ma forse in maniera più indiretta.
Perché se accettiamo che vi sia gente in grado di odiare alla stessa stregua di quei maledetti "uomini", significa che abbiamo dimenticato.
Anche noi, che scriviamo poesie, ricordi e pensieri.
Se accettiamo che oggigiorno quelle stesse vittime si sono trasformate in assassini, beh,
non abbiamo più alcuna speranza.

Oggi voglio ricordare le vittime ebree attraverso il dolore, la sofferenza e la morte della gente palestinese.
Ma la cosa più dolorosa è che questa gente palestinese è vittima della violenza ebrea.
Un paradosso storico ?
No, semplicemente violenza.
Una violenza che, anche oggi, non è attribuibile all'essere umano.

E allora riflettiamo, pensiamo.
Dove viviamo ?
" Is this the world that we created ? ".

Non dimentichiamo le vittime della violenza.



lunedì 23 gennaio 2012

Freddo.

Strade desolate,
silenzio innocente
attorno a me.

La luce di un lampione
spezza in due la nebbia
fittissima.

Il freddo si impossessa
della mia schiena :
la irrigidisce, io tremo.

Gelido vento
entra dentro,
sino al cuore.
Fredda anima,
freddo corpo.
Freddo, è ciò che sento.




domenica 22 gennaio 2012

Che strano.

In certi momenti della mia vita mi capita di pensare spesso a quanto inutili, piccoli e insignificanti siamo, noi esseri umani ( beh, parlo per noi esseri umani normali ). Viviamo in un pianeta immenso ( anche se a stento può contenerci),  eppure non vi è mai capitato di riflettere, di immaginare un posto, una città, una nazione e pensare quanto si è lontani.
Ad esempio, quando mi trovavo a Catania mi capitava spesso di pensare, per esempio, alla Spagna, ma anche a Roma, o, che ne so, a New York. E pensavo che lì c'è vita, che li la gente vive la propria esistenza. Però noi non sappiamo nulla di quella gente, né questa conosce noi. Ed è "strano" pensare che dietro ogni essere umano che vive a distanza così elevata ci sia un passato, una vita già vissuta : ci siano ricordi, pensieri, emozioni.
Probabilmente mi prenderete per pazzo.
Il fatto è che tutto ciò è così ovvio che a me sembra strano.
Il fatto è che noi siamo troppo abituati a vedere la vita nel nostro piccolo spazio ristretto di amici e parenti.
Eppure sarebbe fantastico rivolgere, ogni tanto, un pensiero alle persone che ci sono lontane, che non conosciamo, ma che insieme a noi vivono in questo pianeta.

Ora mi trovo lontano da casa ed osservando la foto di una mia amica ho pensato : ecco, lei vive dove fino a qualche mese fa vivevo anch'io, eppure non conosce la realtà che sto vivendo, né io e lei conosciamo la realtà ( che ne so ) di una città come Lisbona, Praga, Londra.
E' come se avessi il sogno di poter conoscere tutti, conoscere le vite di ogni essere umano.
E' una sorta di solidarietà "umana" a livello planetario.
E' un'utopia, una pazzia. Ma io ci sono già abituato.






sabato 21 gennaio 2012

Riflettendo.


La Vita è la foto di noi stessi : guardiamo il passato grazie ad essa e con occhi carichi di lacrime ridiamo o piangiamo delle gioie passate, pensando ad un passato che quasi sempre è migliore del presente.
La vita è pertanto una foto perché entrambe si rivolgono al passato e da esso dipendono.
La vita è una foto perché è al presente che guardiamo indietro, ma sempre resterà qualcosa di sconosciuto : il futuro.
Né la vita né la foto possono rappresentare l'avvenire.
Eppure, sia la foto che la Vita sono le basi del futuro. Ed esso non è altro che la conseguenza della vita ( della vita di ognuno di noi ) : proprio come ogni reazione diversa ad una foto scattata in un presente passato.




martedì 17 gennaio 2012

Secondo me... ( rivoluzione ? )

In questi ultimi giorni vi è in atto una protesta generale in Sicilia.
Il "movimento dei forconi" è il promotore di tale protesta che sta bloccando tutto quanto è possibile bloccare : porti, caselli, autostrade.
Io, che attualmente vivo lontano dalla mia terra, non soffro dei disagi che potrebbe causare questa protesta, né godo dei privilegi di cui potrei parlare se mi trovassi in mezzo a questa gente incazzata, stufa e che, finalmente, esce in strada a protestare.
Domani sarà il terzo giorno di protesta e già si legge dappertutto che molta gente non può raggiungere università, scuole e quant'altro.
Mi dispiace : la colpa non è vostra e non dovreste essere colpiti dall'ondata della protesta (il diritto del lavoro, dello studio è un elemento importantissimo che non deve mai mancare ), ma abbiate pazienza. E se potete, scendete per strada a protestare.

C'è però qualcos'altro che mi turba e che mi fa incazzare non poco.
In Italia amiamo prenderci in giro autodefinendoci come dei pecoroni, degli amanti della tv e del pallone, sempre alla ricerca di scorciatoie ( spesso illegali ) che ci facilitano la vita ecc ecc.
In effetti non sbagliamo : non solo la casta politica rispecchia pienamente quanto detto, ma gli stessi elettori ( ovvero noi ) non sembrano molto scandalizzati dalla situazione in cui si trovano.
Finché c'è il lavoro, la benzina può costare anche 2 €.

Adesso, però, molta gente ha deciso di dire basta e per far ciò, come è normale che sia in uno Stato democratico, ha indotto una protesta. Protesta che, come sempre più spesso accade, si è riversata sulla strada.
Fin qui niente di anormale.
I due punti cardini ( che sono quelli per cui mi incazzo come una bestia ) sono però altri :
1) poca informazione a livello nazionale ( come per i terremoti, d'altronde )
2) una credenza diffusa che all'interno della protesta vi sia il movimento di Forza Nuova ( movimento di estrema destra ).

Nel caso del primo punto, beh, c'è ben poco da fare : sappiamo bene che il giornalismo in Italia mai è stato libero e mai lo sarà. Certo, un bel colpo in testa a tutti i fantomatici giornalisti non glielo toglierebbe nessuno. Che vadano a ripassarsi il codice deontologico, accidenti !

Il secondo, invece, è ben altra cosa. Qui si raggiunge il culmine dell'incazzatura.
E voglio trattarla attraverso dei punti interrogativi :
Possibile che ogni cosa accada in Sicilia è frutto di dubbi, incertezze e diffidenza ?
Ammesso che Forza Nuova partecipi alla protesta, dove minchia è finita la sinistra ?
E a proposito, perché divulgare notizie che al momento non sono state confermate ( guardare il link più sotto ) ?
Non capisco perché una rivoluzione narrata da un autore siciliano importante sia diventata un'opera famosissima, ed una che accade ai giorni nostri debbe essere trattata come una mera azione confusionaria in cui agiscono mafiosi, fascisti ed ignoranti.

Il problema dell'Italia sono gli italiani stessi.










 Ecco il link :
http://www.facebook.com/notes/exkarcere-palermo/palermo-centri-sociali-al-fianco-dei-forconi-in-lotta/232171970195738

sabato 14 gennaio 2012

E' questo un uomo ?

Mi chiedo come un politico possa dormire sogni tranquilli pensando che con il suo stipendio, la sua pensione e tutti i benefici possibili, non fa altro che gravare sulla vita di un pensionato, di un disoccupato, di un operaio che soffre, che lotta ogni giorno e che, soprattutto, non può che contare su un fondo alquanto ristretto.

Mi chiedo come una persona del genere possa vivere, alzarsi dal letto al mattino e tornarvi alla sera, pensando che per colpa sua vi sia gente che muore di fame, di tristezza. Gente che si toglie la propria vita perché impossibilitata ad andare avanti, sommersa dai debiti, succube di una vita che chiede tanto, troppo denaro.

E' questo un uomo ?



 

giovedì 12 gennaio 2012

Mafia.

Mi fa rabbia pensare che un gruppo di uomini prepotenti possano averla vinta
sulla società civile, sullo Stato addirittura.
Non mi illudo che quest'ultimo sia estraneo ad essa, ma la mafia ( così come la conosciamo oggi )
possiede un potere incredibilmente ampio.
Si aggira tra i quartieri malfamati : è lì che recluta nuovi elementi.
Poi, però, riesce persino ad elevarsi, ad andare in alto : ed ecco che pure i livelli più "chic", più "in" della società s'inquinano del liquame schifoso che è, appunto, la Mafia.

Non posso sopportare che un gruppo di gente armata possa impedire ad un commerciante
di vendere la propria merce e guadagnarsi il proprio pane.
Non posso accettare che qui da noi non sia possibile una società giusta, dove
le imprese fanno affari leali e si contendono il mercato come è giusto che sia.

E non è tutto.
Non sopporto che sempre più nuove generazioni rischino di essere inglobate
dall'ignoranza, dalla violenza e dalla prepotenza in cui la mafia sguazza tranquillamente
e di cui si nutre.
In ogni bar in cui entri, in ogni negozio al quale ti rechi non puoi far altro che sentir odore
di mafia.

Posteggiatori abusivi che ti costringono a pagare.
Il pizzo che ti salva la vita.
Canzoni che ispirano alla violenza.
Un'istruzione che manca ed una che è corrotta, che è sbagliata.

Non sopporto tutto questo.
E finché vivrà con essa, con la schifosissima Mafia, questa mia tenera Terra
sarà costretta a soccombere, ad arretrare, a perdere il contatto
con un mondo sempre più avanzato, più lontano.

E tutto ciò per colpa della fottutissima Mafia.
No, non posso sopportarlo.




lunedì 9 gennaio 2012

Amo.

E' difficile scrivere dopo un post come quello precedente.
E lo è di più dopo aver sofferto, pianto, temuto il peggio.
Sono un bambino, mi sento un bambino quando faccio così. Ma non posso farci niente.
Ogni cosa mi lega a qualcuno, ogni cosa mi ricorda qualcuno o qualcosa.

Adesso mi ritrovo nuovamente a Valladolid, lontano dalla mia lei che mi ha accompagnato in questi
20 giorni di vacanze natalizie spagnole.
Tutto perfetto, tutto davvero eccezionale.
Sapevo che al ritorno avrei sofferto, ma, allo stesso tempo, sapevo come sarebbero andate le cose : tutto passa, tutto non dura per sempre.
E anche le vacanze finiscono.

Nonostante ciò, eccomi nuovamente  a soffrire, a star male.
Mi manca terribilmente, mi manca tantissimo.
Ma adesso che l'ho vista su Skype ( ah, uno dei pochi vantaggi di vivere in quest'epoca ), sto decisamente meglio.
E' la luce dei miei occhi, lei. E' la fonte di gioia e di vita. E di speranza, ma anche di futuro.

Grazie amore per mio per avermi confortato, per avermi aiutato e per essermi restata accanto.
Spero tu lo faccia per sempre, finché il destino ( spero che quel momento non accada mai ) non decida di separarci.
Ma io, allora, potrò porre un bel punto finale alla mia storia che chiamo Vita.

Ti amo.

martedì 3 gennaio 2012

Ritorno !

Buon Natale.
Felice anno nuovo.
Buone feste !

Accidenti, mi odio quando non scrivo per tanto tempo. E questa volta ho pure esagerato : è passato quasi un mese, il mese più ricco dell'anno : quello in cui vi sono le feste più importanti e più sentite, quello in cui la gente aspetta con ansia due giorni in particolare, quello in cui tutti cercano di essere più buoni ( ma che sto dicendoooo ? ).
Beh, alla fine mi son detto : devo ritornare a scrivere. E l'ho fatto. Lo sto facendo.
Certo, questo post sembra un pò diverso dagli altri, sarà che ultimamente mi sento più felice e più sereno.
Beh, non proprio. Ma oggi sì.

Comunque, al momento mi trovo in quel di Siviglia, una città fantastica, ricca di viuzze da scoprire, di palazzi arabi, di storia.
Ecco, profuma di storia questa città. Ed anche di merda di cavallo, ma è un dettaglio che tralascerei.
Ho trascorso il Natale insieme alla mia ragazza nella mia freddissima Valladolid : è stato bellissimo, anche se, ovviamente, il Natale fuori casa, lontano dalla famiglia si fa sentire.
Ma la cosa più pazzesca è stato il Capodanno a Madrid.
Quante cose dovrei dire di quel giorno ?
Beh, provo ad elencarle :
1) Stracolma di italiani.
2) Un casino incredibile.
3) Emozioni a non finire al momento delle "Campanadas" sotto "Puerta del Sol".
4) Un'attesa snervante : un'ora praticamente appiccicati ( in piedi, ovvio ) ad altre persone, ma soprattutto l'attesa delle ore precedenti : non vedevo l'ora che arrivasse l'anno nuovo.
5) Una sorpresa niente male : mi sono innamorato di Madrid. Questa città è da scoprire : se ci si va una sola volta sembra una città di merda ; se ci si va qualche volta in più, ti prende e non ti lascia più.
E poi l'ostello con la mia Faby, i botti, il kebab, le strade incasinate dopo la mezzanotte, lo schifo dappertutto, bottiglie per terra : CONFUSIONE allo stato puro.
Certo, la notte ho avuto anche qualche problemino di pancia, ma tutto sommato è stato fantastico.
Per non parlare delle parrucche : Capodanno come Carnevale !!

E adesso son qui. Adesso mi trovo a Siviglia per passare qualche giornata in terra Andalusa ( previste visite a Cordoba e Cadiz ). Probabilmente questo sarà l'unico post vivace per il resto dei prossimi mesi.
Approfittatene !

Ciao !