"Il 1° giugno 1899, povero Jean, in un momento di delirio, continuava a chiamare me e mia figlia incessantemente, nonostante noi fossimo state entrambe sul suo letto di morte. E quando ci riconobbe, un sorriso stanco passò sulla faccia pallida e i sui suoi occhi malinconici (che in altri tempi erano stati così brillanti) e mentre stava lottando per l'ultimo respiro, cantò una straziante canzone!
Una vecchia canzone, ben conosciuta da me e mia figlia, ma che non l'avevo mai sentita cantata da lui. Pronunciò solennemente con le sue labbra pallide delle parole che risuonarono in maniera spettrale nella stanza: Brüderlein fein, Brüderlein fein einmal muss geschieden sein! (Piccolo fratellino, piccolo fratellino, un giorno ci dovremo dividere!). Il mattino del 3 giugno mi prese la mano, la baciò due volte senza parlare. Fu la sua ultima carezza. Nel pomeriggio, alle 16.15 morì fra le mie braccia."
Adele Strauss, terza moglie del grande compositore austriaco.
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