domenica 27 novembre 2011

Tempo


Il mio nemico più grande è il tempo.
Scappa via velocemente, mi risulta impossibile bloccarlo almeno per un istante.
Si allontana con una rapidità spaventosa, mi graffia, mi spinge, mi stuzzica con la sua provocante superbia.
Non è mio, non lo possiedo, non posso destreggiarlo. Non posso gestirlo.
E ciò mi fa rabbia.
Scappa, e per di più lascia impresse le ferite.
Ferite che stentano a rimarginarsi o che, se rimarginate, restano comunque impresse all'interno.
Insomma, ne rimaniamo comunque.
Ma le ferite del tempo non sono come quelle di una caduta o di un incidente.
Le ferite del tempo riescono a bloccarti per anni, a far di te un essere inutile ed insignificante, soprattutto perché incapace di poter fare qualcosa.
Le ferite del tempo lasciano dei marchi indelebili.

Non riesco a cancellare nemmeno una foto che rappresenti il passato. Brutte o belle che siano, le foto SONO il passato, ovvero il tempo.
Ed ecco, quindi, che si ripresenta. Il nemico.
Non sono in grado di sconfiggerlo, né mi azzardo a sfidarlo.
Se ne sta lì : è una foto, un pensiero. O, nel peggiore dei casi, una persona.
Ecco, qui c'è un'immagine sbiadita. La qualità è scarsissima, il soggetto è irrilevante.
Poggio la freccia virtuale sulla foto e clicco il tasto destro.
L'opzione "Cestino" è a pochi pixel di distanza. Ci vorrà meno di un secondo e la freccetta nera si posizionerà sull'immagine.
Lo faccio ? Ma che faccio ? Saprò cancellare il passato ? Saprò cancellare il tempo ?
Alla fine chiudo tutto e ingoio l'ennesima illusione.
Ogni volta è un colpo basso al mio orgoglio che se ne va, si allontana, strisciandosi con sé l'amarezza, per le strade affollate, o per quelle solitarie.
Alla fine, ogni foto rimane al suo posto.
La memoria sta per esaurirsi, ma quella foto che rappresenta il tramonto disturbato da un traliccio elettrico significa qualcosa.
Non so cosa, non mi è dato saperlo. Ma è. Esiste.
E' l'immagine del tempo che si impossessa delle mie capacità mentali, di me stesso.
E' il tempo, ecco cos'è.
Ed io non posso sconfiggerlo, posso solo odiarlo, perché scappa via, veloce, provocante, e non riesco a gestirlo.







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