Sono l'opposto e sono
anche la stessa cosa.
Sono due cose diverse,
eppure uguali.
Una esiste grazie
all'altra.
L'altra muore se muore
l'una.
Insomma, scrivere e
leggere non sono mai state così diversamente unite.
E' un pò come l'amore e
l'odio, anche se io sono convinto che ci può essere amore senza odio
( e viceversa ).
Per quanto riguarda la
letteratura e la scrittura, invece, la situazione è diversa.
Se esiste la scrittura,
allora esisterà automaticamente la lettura.
E poi al contrario.
Scrivere vuol dire dar
vita alla lettura.
Leggere vuol dire dar
valore alla scrittura.
Scrivere valorizza ciò
che verrà letto.
Leggere sarà la nascita
di una scrittura concepita in passato.
E' incredibilmente bello
che due cose così uguali siano in realtà diverse.
Così unite, così vicine.
Eppure separate e distanti.
Non so se esista altro al
pari della letteratura e la scrittura.
Perché la scrittura è
essa stessa lettura e ancora, ancora una volta al contrario.
Se scrivo, io leggo. E se
leggo, significa che qualcuno ( ma anche io stesso ) ha scritto.
Ecco, forse sono la stessa
cosa.
Perché quando si legge,
in realtà, si scrive una vera e propria storia.
Una storia che si crea e
si immagazzina nella propria mente.
E quando si scrive,
beh...si legge ! Altrimenti come faremmo a scrivere ?
Come faremmo a comprendere
ciò che si è scritto ?
Allora forse, se ripenso a
quanto detto in passato, l'invito rivolto ai giovani non è soltanto
quello di leggere, ma anche di scrivere.
Leggendo imparerete a
scrivere e scrivendo imparerete a leggere.
La prima è una certezza
ormai assodata.
La seconda, invece, è una
realtà che va scoperta, che va cercata nel nostro profondo, nella
nostra anima.
Scrivere significa
imparare a leggere : perché se noi impariamo a scrivere e a capire
cosa significa essere “scrittori”, allora capiremo in un istante
cosa avrà provato lo scrittore del libro che stiamo leggendo. E la
lettura di tale libro sarà diversa.
Sarà semplicemente più
vera.
Nessun commento:
Posta un commento