domenica 27 gennaio 2013

Verità

Tutte le donne io ammiro.

Tante son quelle
che io apprezzo.

Poche son le
desiderate,

mentre una è
colei ch'io amo. 

domenica 20 gennaio 2013

Lenti movimenti

Lenti movimenti del corpo,
candide mani desiderose
di tiepide gocce di passione,
si cercano a vicenda nel
buio della notte.

Luci soffuse risplendono nell'alto
più celestiale ;
divinità in terra,
due corpi lenti che si muovono
insieme.

Labbra umide si scontrano
e s'incontrano.
La pelle tesa ad ogni debole
contatto ;

l'estasi finale giunge
all'improvviso ;
il concerto è concluso,
lo spettacolo finito.




giovedì 10 gennaio 2013

Scrivere e leggere

Scrivere e leggere sono due cose complementari.

Sono l'opposto e sono anche la stessa cosa.
Sono due cose diverse, eppure uguali.
Una esiste grazie all'altra.
L'altra muore se muore l'una.
Insomma, scrivere e leggere non sono mai state così diversamente unite.
E' un pò come l'amore e l'odio, anche se io sono convinto che ci può essere amore senza odio ( e viceversa ).
Per quanto riguarda la letteratura e la scrittura, invece, la situazione è diversa.
Se esiste la scrittura, allora esisterà automaticamente la lettura.
E poi al contrario.

Scrivere vuol dire dar vita alla lettura.
Leggere vuol dire dar valore alla scrittura.
Scrivere valorizza ciò che verrà letto.
Leggere sarà la nascita di una scrittura concepita in passato.

E' incredibilmente bello che due cose così uguali siano in realtà diverse.
Così unite, così vicine. Eppure separate e distanti.
Non so se esista altro al pari della letteratura e la scrittura.
Perché la scrittura è essa stessa lettura e ancora, ancora una volta al contrario.
Se scrivo, io leggo. E se leggo, significa che qualcuno ( ma anche io stesso ) ha scritto.
Ecco, forse sono la stessa cosa.
Perché quando si legge, in realtà, si scrive una vera e propria storia.
Una storia che si crea e si immagazzina nella propria mente.
E quando si scrive, beh...si legge ! Altrimenti come faremmo a scrivere ?
Come faremmo a comprendere ciò che si è scritto ?

Allora forse, se ripenso a quanto detto in passato, l'invito rivolto ai giovani non è soltanto quello di leggere, ma anche di scrivere.
Leggendo imparerete a scrivere e scrivendo imparerete a leggere.
La prima è una certezza ormai assodata.
La seconda, invece, è una realtà che va scoperta, che va cercata nel nostro profondo, nella nostra anima.
Scrivere significa imparare a leggere : perché se noi impariamo a scrivere e a capire cosa significa essere “scrittori”, allora capiremo in un istante cosa avrà provato lo scrittore del libro che stiamo leggendo. E la lettura di tale libro sarà diversa.
Sarà semplicemente più vera.

martedì 8 gennaio 2013

Leggete

Sono passati due mesi dall'ultima volta in cui ho scritto qualcosa.
Due mesi in cui qualcosa è cambiato, ma non io.
Due mesi in cui la vita è scivolata via, inesorabile e veloce, come sempre.
Ed io pure.

Sono come un fiume che scorre...
Sono come una barca ormai in frantumi che si lascia trasportare dalla corrente.
Sono come la foglia caduta giù da un ramo di un albero rinsecchito che dolcemente si culla al
ritmo del vento.
Sono come...sono come la società mi vuole.
Assonnato, annoiato, stufo.

E allora mi scrollo via di dosso un pò di questo marcio che c'è in me e scrivo.
Scrivo per me stesso, scrivo per chi mi legge, scrivo per questa rete di collegamenti e pagine
che è Internet.

Questo è ciò che ho scritto ieri sera e l'ho scritto senza rifletterci più di tanto.
Mi sento un vecchio. Un ragazzo vecchio.
Chissà, magari me ne pentirò un giorno...


"Agli adolescenti, ai giovani voglio dire : leggete, leggete ! Prendete e leggete un libro. Perché nei libri troverete tutto : la vostra vita, le vostre idee, i vostri timori e tutto ciò che vi riguarda.
Siete nel pieno della vostra gioventù, godete di un fisico e di una mente ormai prossimi alla maturità.
Vi affacciate alle soglie del mondo, scorgete, ogni giorno che passa, nuove sfaccettature,
diverse sfumature di colori sempre più sgargianti,
Non pensate che il "male" in cui vivete sia l'unica soluzione ai vostri problemi. Perché non lo è affatto.
Gettate via le sigarette, prendete in mano un libro.
Passate ad altri il cocktail offertovi ( se potete, però, gettate via pure quello ! ) ; leggete ancora, liberatevi il naso da ogni polvere bianca : riempite i vostri occhi di pagine d'inchiostro.
Perché la vita e' vostra e soltanto vostra. E i libri non ve la rovineranno di certo, ma anzi la renderanno ancora più ricca, soddisfacente e meravigliosa.
Leggete, perché solo leggendo imparerete a riflettere, immaginare e fantasticare.
Conoscerete tante cose e niente verrà perduto.
Conoscerete il mondo pur restando a casa.
La vostra vita ve ne sarà grata, una volta che l'avrete scoperta leggendo.