Se c'è una cosa che mi manca dell'Italia, di casa mia, sono i tramonti.
Ed in questo momento, ovviamente, a mancarmi tantissimo sono i tramonti estivi.
Premetto che anche qui, nella lontana Inghilterra, i tramonti esistono e sono eccezionali (ma ogni cosa che sia naturale e richiami la Natura lo è).
Eppure, quei tramonti estivi di casa mia, col caldo a volte insopportabile, hanno una carica sensuale ed emotiva unica.
Sì, i tramonti di casa mia sono sensuali, sono frizzantini, sono tesi.
C'è tensione, nell'aria: c'è tensione, c'è attesa, ci sono aspettative, pensieri.
Sogni.
Una carica, ripeto, che si accumula ed esplode nei colori magici che solo il sole, col cielo, possono donare.
Sì, i tramonti di casa mia sono così e per nulla al mondo li cambierei.
Qui si può apprezzare il verde che circonda il tutto; il vento leggero che ti accarezza la pelle; le nuvole dalle forme incredibili e un cielo forse più limpido, più blu.
Ma lì, a casa mia, i tramonti sono diversi.
I tramonti anticipano la notte d'estate, una notte che può essere divertimento, relax, passione, Eros.
Ecco perché i tramonti sono sensuali: perché anticipano quel che verrà, quel che si spera avvenga, quel che non si sa, non si dice, però magari...
Così, dopo aver assaporato e sognato con un tramonto in riva al mare, la sera prende il sopravvento e con essa una miriade di sensazioni che a volte stentano ad esplodere perché tutte, insieme, si accavallano, si calpestano, fanno a botte per emergere dal cuore, dall'anima.
Eccoli, i tramonti di casa mia: l'afa che lentamente si placa, le onde del mare che risuonano incessantemente, il cielo che si fa di mille colori e l'aria, quell'aria, che fa pensare a tante cose, eppur niente dice.
E poi viene la sera.